23 marzo 2013, Piccolo Teatro Unical, Arcavacata di Rende.
Contrabbasso a piedi nudi rimbalza
Sul tappeto rosso che
Stennnnde il piano adagio ma forte che mi separa da ttte mentre sto qui ad ascoltare un
Sax -ora- tenore a colorare di blu la nossstra dissstanza d’aria di suono di emozione di vento di
sensazione Parrte dallo stomaco vibra di luce bianca Soffi sussurri di batteria e le altre
percussioni quando penso a te che t’ho llasciato di là, sotto al divano per
comodità Ma mi sento già per duta e il tuo pensiero mi distrae pure da la voce di Luigi Negronimentre
campisce il teatro con poesie di musica e parole e ri cordi nel
ultimo disco Mia sorelle e le altre, de
la vita sua ch’è stata che è che forse sicuramente probabilmente di certo
sarà con dividendo la con amici colleghi musicisti Pittori di ssinesstessie come
Vittorino Naso che schi-zza a mani nude sulla memmbrrana delle percussioni groppi sonori di cera calda e
Fabrizio Le Fauci e Manolito Cortese che spazzolano alla batteria luminose carezze e
Alberto La Neve al sax (ora) soprano con il pennello gocciolante di blu cobalto che
Si messscola al rosso della voce di Fabiana Dota in un
vviola pizzicato dalla chitarra di Pasquale Cucunato e dal contrabbasso di Sasà Calabrese colori colano sul velluto rosso del teatro dispiegato dalle mani di Luigi e Danilo Blaiotta al piano, immmprovvisazioni glissssano come gli ospiti
Checco Pallone, Rosa Martirano, Roberto Gianani,
e i testi che parlano di te , la paura di non trovarti più là dove t’ho lasciato, nel foyer amore mio
distratta da cosa poi, prima di cominciare il concerto jazz del sur-Quintetto.
Ultimo applauso, sento le tue vibrazioni, in fretta ti raggiungo
Sei là, dietro al botteghino, ad aspettarmi nella custodia. Suonavi simpatico anche senza di me. Non ti lascerò mai più, violino mio.